Il cortisone nel mondo dello sport

Il cortisone è uno dei medicinali più utilizzati in campo terapeutico e non solo! Non è certo sconosciuto agli sportivi, i quali molto spesso lo assumono per migliorare la propria performance. Tuttavia, quando se ne fa un uso scorretto, può recare gravi danni all’organismo. In questo articolo cercheremo di capire qualcosa in più su questo farmaco così usato, in particolare: a cosa serve il cortisone e quali sono le controindicazioni.

Indice dei Contenuti
Cortisone a cosa serve
Cortisone effetti
Il successo del cortisone tra gli sportivi
Cortisone effetti collaterali
Come smaltire il cortisone
Cortisone in gravidanza
Cortisone come si prende
Cortisone naturale
Cortisone: amico e nemico dello sportivo

Cortisone a cosa serve

Il cortisone è un ormone che viene prodotto dalle ghiandole surrenali a partire dal colesterolo. Quest’ultimo, infatti, quando rientra nelle concentrazioni normali, non è dannoso e viene utilizzato per molti processi, come costituente delle membrane biologiche e come precursore di molte sostanze, tra cui i glucocorticoidi. Il capostipite di questo gruppo di molecole è il cortisolo che ha diverse funzioni, tra cui quella di indurre il rilascio del glucosio nel sangue a partire dagli amminoacidi. Successivamente, il cortisolo viene convertito nei reni in cortisone per poi giungere al fegato. Oltre alla via endogena, i cortisonici sono prodotti anche per via sintetica ed hanno una struttura simile a quello che viene secreto dal surrene. Uno dei più usati è il bentelan cortisone, poiché può essere assunto anche per via orale.

Cortisone effetti

I cortisonici vengono impiegati per molte indicazioni terapeutiche, infatti il cortisone è un potente anti-infiammatorio che viene utilizzato per alleviare alcune patologie, come quelle respiratorie (asma e rinite), dermatiti, reazioni allergiche, malattie croniche (come l’epatite cronica), il Lupus eritematoso sistemico e infiammazioni intestinali. L’azione anti-infiammatoria é da ricercare nel blocco della produzione delle prostaglandine, le quali sono responsabili di manifestazioni infiammatorie, come edemi, pomfi e iperalgesia. Infatti, il cortisone è in grado di indurre la produzione di lipocortina che inibisce la formazione dell’acido arachidonico, ovvero il precursore delle prostaglandine e dei leucotrieni.

Il successo del cortisone tra gli sportivi

Molti atleti rincorrono all’assunzione del cortisone per migliorare la propria performance. Sembrerebbe, infatti, che questi farmaci siano in grado di migliorare la risposta ad alcuni stress psicofisici, non solo durante l’allenamento ma anche in gara. Un’importante funzione del cortisone è, quindi, quella di ridurre il senso della fatica. Tuttavia, occorre ricordare che l’uso del farmaco senza una motivazione terapeutica è considerato doping e può essere valutato anche con i test anti-doping. Inoltre, se da un lato migliora la performance sportiva, dall’altro causa seri danni, come le fratture da stress, specialmente nei runner.

Cortisone effetti collaterali

Nonostante il cortisone sia un farmaco molto efficace per ridurre i sintomi dell’infiammazione, è considerato un palliativo, poiché al termine della sua attività, i sintomi possono ricomparire. Inoltre, può comportare seri rischi per l’organismo. Vediamo insieme quali sono gli effetti indesiderati del cortisone:

  • Il cortisone fa ingrassare: alcuni studi hanno osservato che il cortisone sia in grado di stimolare i centri della fame, provocando, quindi, un maggiore appetito.
  • Il cortisone debilita il sistema immunitario: questa sostanza, come molti altri farmaci, blocca il sistema immunitario per ridurre a sua volta la manifestazione dell’infiammazione.
  • Il cortisone aumenta il rischio di osteoporosi e fratture: poiché i farmaci cortisonici inibiscono l’attività degli osteoclasti, i quali sono deputati alla formazione della matrice ossea.

Come smaltire il cortisone

Quando viene assunto per via orale, il cortisone viene assorbito prima dall’intestino per poi passare nella circolazione sanguigna ed esplicare la sua funzione sui tessuti. In seguito, viene metabolizzato nel fegato per essere eliminato, come tutti gli antibiotici. Per aiutare l’organismo a disintossicarsi dal cortisone, basta seguire semplici regole:

  • mangiare sano e stimolare l’attività dell’intestino, in quanto attraverso il tubo digerente passano tutte le sostanze che introduciamo, anche le tossine; oltre ad aumentare il consumo di frutta e verdura fresca, è indispensabile ridurre la quantità di sale, in quanto una dieta iposodica aiuta a disintossicare il corpo dal cortisone;
  • aumentare l’idratazione, infatti, assumere liquidi ha un duplice effetto, quello di ridurre la ritenzione idrica e di eliminare le scorie;
  • condurre una regolare attività fisica, la quale aumenta il metabolismo e, quindi, l’eliminazione delle sostanze introdotte, tra cui quelle dannose.

Cortisone in gravidanza

Non sono stati ancora condotti studi su l’essere umano, tuttavia, quelli condotti su animali hanno mostrato che l’assunzione di cortisone, come il medrol, durante la gravidanza può causare delle anomalie sul feto. Occorre fare attenzione anche all’allattamento, poiché questa sostanza è in grado di passare nel latte, alterando la crescita del neonato; è preferibile, quindi, utilizzare un altro medicinale o interrompere l’allattamento stesso, specialmente nei casi in cui si devono assumere numerose dosi.

Cortisone come si prende

L’assunzione e le quantità di cortisone dipendono dalla tipologia: è quindi indispensabile fare riferimento al proprio medico o leggere il foglietto illustrativo. Per esempio, il bentelan può essere assunto per via orale e, generalmente, le dosi sono:

  • per gli adulti da 4 a 6 compresse da 0.5 milligrammi;
  • per i bambini 0.1-0.2 milligrammi per chilo di peso.

Oltre alle compresse, i cortisonici possono essere assunti anche per via endovenosa, intramuscolare, intra-articolare e attraverso aerosol. Per gli sportivi l’infiltrazione di cortisone risulta essere la terapia più estrema e viene usata in caso di infiammazioni articolari croniche e recidive; tuttavia, possono comportare gravi rischi, come danni ai tendini ed atrofia. Un’alternativa possono essere le creme a base di cortisone che hanno effetti meno dannosi per la salute.

Cortisone naturale

I cortisonici naturali derivano da principi attivi appartenenti al mondo vegetale e mimano l’azione del cortisone tradizionale. Un esempio è l’artiglio del diavolo, una pianta erbacea originaria dell’Africa meridionale, le cui radici vengono utilizzate da lungo tempo per le sue proprietà anti-infiammatorie.
Dalle radici della Curcuma longa, invece, si ottiene una spezia molto pregiata: la curcuma. Una proteina contenuta, la turmerina, sembra che sia in grado di inibire il processo infiammatorio, bloccando la produzione delle prostaglandine (derivate dall’acido arachidonico) e delle proteine infiammatorie.

Cortisone: amico e nemico dello sportivo

Il cortisone è allo stesso tempo un amico e un nemico di chi pratica sport. Se usato nel modo giusto può contribuire ad alleviare effetti negativi indotti da un allenamento prolungato, quali infiammazioni muscolo scheletriche. Se se ne abusa, oltre ad essere doping, è negativo per il nostro organismo. Non sarà uno steroide anabolizzante come lo Winstrol, ma comunque le conseguenze negative, gli effetti collaterali del cortisone sono molto seri. Sperando di avere fatto chiarezza su una sostanza molto comune e utilizzata, vi aspettiamo al prossimo articolo di SuperPalestra! E nel frattempo dateci dentro con il ferro!

Sommario
Il cortisone nel mondo dello sport
Titolo
Il cortisone nel mondo dello sport
Descrizione
Una rapida introduzione al cortisone e come questo ormone sia usato nel mondo dello sport per migliorare la prestazione.
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