È nel 2010 che, grazie ad una pubblicazione del medico canadese (di origini italiane) Mauro Di Pasquale, che il mondo accademico sente parlare per la prima volta di dieta metabolica. Il concetto alla base di questa dieta prevede una drastica riduzione dei carboidrati e, contemporaneamente, un aumento di alimenti ricchi di proteine e grassi.
Per avere a disposizione l’energia necessaria, non potendo attingere dai carboidrati assunti attraverso l’alimentazione, l’organismo è costretto a ricorrere ai depositi adiposi. Così facendo si potranno perdere velocemente i chili in eccesso.
Una dieta funzionale: la dieta metabolica
L’obiettivo della dieta metabolica non è unicamente quello di portare una persona a dimagrire; è nota anche come dieta del metabolismo e garantisce risultati attraverso una scelta mirata del cibo, degli orari dei pasti e della loro frequenza.
A far parte di questa dieta sono carne e pesce (di entrambi gli alimenti sono molte le tipologie ammesse), formaggi e latticini (anche se non tutti), frutta fresca e secca, verdura (purché vengano privilegiati vegetali a basso impatto glicemico), e condimenti quali olio extravergine d’oliva e semi, burro e persino maionese. È sconsigliato, invece, l’impiego di di tutti gli alimenti che si caratterizzano per un indice glicemico particolarmente alto.
Ne fanno parte la frutta zuccherina, i dolci, pesci come l’anguilla, la carne di maiale, lo strutto e, per quanto riguarda le verdure, molte di quelle a foglia verde (dai cavoli ai broccoli, fino alle carote cotte e ai ravanelli).
La dieta metabolica funziona per tutti?
Tra le persone che possono trarre vantaggio dalla dieta metabolica rientrano coloro che, oltre a dimagrire, vogliono godere dell’accrescimento muscolare. Non a caso, è conosciuta anche come dieta metabolica per bodybuilding, e ne beneficiano anche i cultori del fitness. Infatti, gli alimenti consumati permettono di eliminare la massa grassa, conservando unicamente quella magra, per muscoli tonici nonostante i chili persi.
Uno dei vantaggi associabili a questa dieta per accelerare il metabolismo è il fatto di non basarsi sul conteggio delle calorie. Seguendola è possibile perdere anche un chilo a settimana senza essere costretti a rinunciare ad alimenti calorici e, soprattutto, soddisfacenti dal punto di vista del gusto. L’ aumento del metabolismo, inoltre, riduce notevolmente il rischio di riprendere peso facilmente.
Con la dieta del metabolismo 9 kg in due settimane
Sono due le fasi nelle quasi si articola la dieta metabolica dimagrante; si tratta della fase di valutazione e della fase di dieta. La prima, la cui durata si attesta tra i 14 ed i 28 giorni, ha l’obiettivo di individuare la quantità minima di carboidrati che chi si sottopone al regime sarà in grado di tollerare. Prevede sia giorni di carico che di scarico. In particolare, ai primi 12 giorni di scarico fanno seguito 2 giorni di carico. Fanno parte dell’alimentazione dei giorni di scarico molti grassi (dal 50 al 60%) e proteine (da un minimo del 30 ad un massimo del 50%).
L’apporto dei carboidrati, inizialmente, è ridotto a soli 30 grammi giornalieri. Solo nel caso in cui, consumando tale quantità, dovessi provare eccessiva spossatezza, oppure essere soggetto a nausea o a frequenti mal di testa, avrai la possibilità di aumentare i carboidrati, ma solo fino a quando i disturbi non cesseranno di manifestarsi.
La fase di carico della dieta metabolica
Una volta scollinato il periodo iniziale di 12 giorni, inizierà la fase di carico della dieta super metabolica. La percentuale di grassi scenderà al 25-40%. Anche le proteine caleranno a loro volta (saranno comprese tra il 15 e il 30%), mentre il livello di carboidrati aumenterà al 35-55%. Trascorsi i 2 giorni di carico entrerai nella fase di dieta, la cui durata potrà variare da un minimo di 2 settimane ad un tempo potenzialmente indefinito.
Tale fase mira ad accelerare il metabolismo, tappa fondamentale per permettere all’organismo di bruciare una quantità elevata di grassi. Dato che la quantità minima di carboidrati è già stata stabilita, si alterneranno 5 giorni di scarico (nei quali la quantità di carboidrati da consumare sarà quella stabilita nella fase di valutazione) e 2 di carico.
La dieta metabolica settimanale: come sbloccare il metabolismo
Sono molte le opinioni positive in merito a tale dieta, soprattutto da parte degli sportivi. La sua efficacia nello stimolare il metabolismo riduce notevolmente i rischi di riprendere i chili persi. Inoltre, trattandosi di una dieta incentrata sulle proteine, permette di conservare inalterati massa e tono muscolare. La rapidità nel dimagrimento, e la facilità di seguire un regime che non richiede il controllo delle calorie, rappresentano altri due vantaggi non indifferenti.
Ovviamente, chi sceglie di adottare tale dieta dovrebbe comunque farsi monitorare da un medico per verificare che l’organismo sia perfettamente in salute. Esistono, infatti, anche persone che non hanno risparmiato a tale dieta alcune critiche, soprattutto perché la ritengono poco equilibrata, e sbilanciata verso grassi e proteine. Le critiche hanno per oggetto anche la carenza di fibre; tuttavia, è possibile ripristinare queste ultime inserendo nella dieta alimenti quali quinoa, agar agar e pectina.
Dieta metabolica esempio
A differenza di molte altre diete che hanno l’obiettivo di far perdere peso, la Dieta ipermetabolica non presenta un menu rigido da adottare nel corso della settimana, prevedendo diverse alternative. Importante è la suddivisione del cibo durante la giornata; per aumentare il metabolismo dovrai consumare 5 pasti al giorno, compresa la colazione.
Inoltre, è essenziale affiancare agli alimenti suggeriti degli esercizi di attività fisica, da svolgere almeno 3 volte a settimana. Anche in mancanza di un menu è possibile fornire dei suggerimenti per organizzare una settimana “tipo”, ad esempio basandosi su uno schema alimentare che preveda un apporto giornaliero di circa 1200 Kcal.
Dieta metabolica schema
L’ alimentazione corretta settimanale parte con un lunedì di scarico carboidrati che può prevedere una colazione a base di caffè (o tè) e fette biscottate, seguito da uno spuntino rappresentato da frutta fresca. A pranzo limitarsi ad una porzione di pesce (ideale è il salmone, ricco di grassi “buoni”) e ad un’insalata (oppure della verdura cotta).
Una spremuta di agrumi rappresenterà la merenda pomeridiana, mentre una seconda porzione di pesce e un’altra insalata potranno essere consumati per cena. Al martedì iniziare sempre con caffè o tè, accompagnato da cereali integrali (verificare che siano senza zucchero), quindi concedersi uno spuntino con una spremuta di arance. Insalata greca con formaggio magro, oppure un minestrone di verdure costituiranno il pranzo, mentre una spremuta di pompelmo a merenda e delle sardine con insalata (anche in questo caso può essere sostituita da verdura cotta) saranno gli ultimi due pasti della giornata. Il mercoledì mattina sostituire i cereali con dei biscotti secchi.
Per lo spuntino che precede il pasto principale scegliere della frutta fresca. A pranzo cucinare una frittata con 3 uova e concedersi l’immancabile verdura. Spremuta di agrumi a merenda e formaggio fresco spalmabile a cena con insalata saranno perfetti.
Il menu dietetico dal quarto al settimo giorno della dieta metabolica
Il piano alimentare settimanale continua prevedendo, per il quarto giorno, 5 pasti con protagonisti, rispettivamente, caffè e muesli, spremuta di agrumi, pesce (ad esempio lo sgombro) e insalata, frutta fresca, prosciutto crudo e verdure.
Il venerdì inizierà con caffè e fette biscottate. Seguiranno una spremuta di pompelmo, una porzione di pesce a pranzo (sempre con insalata o verdura cotta), della frutta fresca a merenda e una porzione di carne di vitellone a cena, accompagnata da un’insalata. Il sabato è il primo giorno dedicato al carico; pertanto, in tale occasione, la percentuale dei carboidrati dovrà salire almeno fino al raggiungimento di una percentuale pari al 35%. Se i primi due pasti della giornata non subiranno variazioni (caffè e cereali a colazione e frutta fresca per lo spuntino), a pranzo potrai cucinare della pasta al ragù, seguita da un panino e da un’insalata. A merenda è sempre indicata una spremuta di agrumi.
Infine, a cena potrai optare per del pollo alla griglia, da gustare con un panino integrale e della verdura. Anche la domenica sarà giorno di carico. In questa occasione a colazione concediti dei biscotti ai cereali, a spuntino limitati a della frutta fresca, mentre a pranzo potrai preparare una vellutata di verdure, facendola seguire da un panino integrale e da un’insalata.
La spremuta della merenda, a base di pompelmo, ti accompagnerà alla cena, rappresentata da una porzione di pesce (potrai scegliere del tonno in scatola) e da un’insalata. Quello appena presentato è un tipico esempio di dieta per accelerare il metabolismo e dimagrire attraverso un menu settimanale dietetico.
Dieta metabolica: per avere un supermetabolismo
Nel nostro viaggio alla scoperta delle più famose diete che sono oggi in circolazione, dopo la dieta Dukan abbiamo introdotto la dieta metabolica, una delle migliori diete per perdere grasso e mantenere la massa muscolare, quindi perfetta per gli sportivi. Se avete provato questo tipo di dieta fatecelo sapere! A presto per un nuovo articolo di SuperPalestra! E nel frattempo dateci dentro con il ferro!