Il doping nello sport è un argomento sempre molto attuale. Nonostante tutti sappiano che i farmaci dopanti sono fortemente nocivi per la salute, molti sportivi (a tutti i livelli, anche amatoriali!) scelgono tutt’oggi di farne uso. Questi farmaci, oltre alle controindicazioni relative al sistema cardiovascolare e cerebrale, presentano anche altri effetti collaterali secondari.
Uno è, per esempio, la perdita dei capelli. Il motivo per cui moltissimi sportivi abbracciano la moda della testa rasata o con capelli cortissimi è proprio questo: nascondere l’alopecia derivante dall’uso di anabolizzanti. Oltre che nascondere l’utilizzo stesso di sostanze dopanti (che possono essere scoperte mediante l’analisi del capello).
Anabolizzanti e capelli: perché sono correlati?
I cosiddetti farmaci anabolizzanti sono tutti derivati dagli steroidi. Gli steroidi sono ormoni prodotti dal surrene, specificamente nella zona corticale di questa piccola ghiandola. Il surrene fa parte, direttamente ed attivamente, dell’asse ormonale testicolo-surrene-tiroide-ipofisi.
Questo vuol dire che, se si aumenta l’introito di steroidi, si stimola la produzione di testosterone da parte dei testicoli. È un meccanismo valido anche per le donne, le cui ovaie producono una piccolissima quantità di testosterone. Un eccesso di testosterone favorisce l’incremento della massa muscolare e l’aumento della forza, sia basica che esplosiva. Ma non solo. Sopprime, infatti, quelli che sono definiti caratteri secondari femminili, di cui fa parte anche una chioma folta e fluente e, soprattutto in grado di rigenerarsi.
Per essere più precisi, ma senza entrare in dettagli medici, il concetto del rapporto testosterone calvizie è, in questo caso, volutamente semplificato. Nello specifico, infatti, il vero responsabile della calvizie è il DHT che deriva dal testosterone. Cosa è il DHT (diidrotestosterone)? Un metabolita biologicamente attivo dell’ormone testosterone prodotto dai maschi già durante la gravidanza e responsabile della formazione dei caratteri di genere maschili.
E’ proprio il DHT che contribuisce alla crescita di barba e in genere peli sulla faccia così come al tono profondo della voce maschile rispetto alle donne. Come detto il DHT deriva dal testosterone e, per questo, finora e nel corso dell’articolo manteniamo questa semplificazione.
Testosterone e capelli: perché questo ormone li fa cadere?
I capelli, così come i peli sul corpo, sono considerati caratteri secondari di genere. Gli uomini, solitamente, sono più soggetti alla cosiddetta alopecia androgenetica. Verso i 25-30 anni, un uomo sano produce il suo massimo picco di testosterone. In concomitanza con questa fase della vita può sperimentare una massiccia perdita di capelli, principalmente localizzata sulla cima del capo. Contestualmente può notare l’incremento dei peli sul petto, sulla schiena e barba e baffi più folti.
Questo avviene perché, un’impennata nella produzione di testosterone, tende a sottolineare i caratteri sessuali secondari maschili (la peluria) ed a sopprimere quelli femminili (la crescita rigogliosa dei capelli).
Il testosterone fa cadere i capelli perché quest’ormone influisce positivamente sui caratteri genetici maschili e negativamente su quelli femminili. È lo stesso motivo per cui le donne con problemi ovarici, o in menopausa, vedono assottigliarsi la propria chioma. Anche in questo caso, a causa del crollo dei ormoni estrogeni, il testosterone prende il sopravvento e provoca alopecia o calvizie.
Gli effetti anabolizzanti dei farmaci dopanti mimano questa situazione ormonale patologica ed il risultato è che i capelli cadono. Siccome gli uomini non producono estrogeni, però, i bulbi non si rigenerano e i capelli persi non vengono sostituiti da nuovi.
Doping e caduta di capelli: si può contrastare?
I farmaci dopanti sono a base di steroidi o di testosterone sintetico. Questi ormoni agiscono positivamente su un ulteriore ormone, questa volta prodotto dall’ipofisi: il gh, detto anche ormone della crescita. L’ormone gh, passata la fase dell’accrescimento, viene secreto in quantità sempre minori.
Immettere nell’organismo grandi quantità di steroidi e testosterone, rispettivamente prodotti da surrene e testicolo, ha la conseguenza di mobilitare tutto l’asse ormonale relativo. Anche l’ipofisi, dunque, inizia a produrre più GH. Questo comporta un accrescimento delle ossa, delle masse muscolari e una miglior efficienza metabolica, così da eliminare l’adipe in eccesso ed ottenere un fisico tutto muscoli. Uno degli effetti collaterali, però, è l’alopecia o, nei casi peggiori, la calvizie irreversibile.
La differenza degli effetti sui capelli tra steroidi e testosterone
Assodato che calvizie e testosterone sono due cose strettamente correlate, cosa si può dire del rapporto tra steroidi e capelli? La differenza è sottile. Il testosterone, sia se prodotto fisiologicamente in eccesso, sia se introdotto sotto forma di farmaco sintetico, agisce direttamente sui capelli. Ne favorisce la caduta e ne contrasta la ricrescita naturale, perché li identifica come un carattere femminile.
Gli uomini che vantano, anche in età avanzata, capelli belli, lunghi e molto folti, quasi sempre devono questa fortuna al poco testosterone. Solitamente, infatti, gli uomini con tanti capelli hanno anche pochi peli sul corpo e più tendenza ad accumulare adipe in maniera armoniosa e non solo sull’addome. Tutti dettagli correlati alla quantità di ormone maschile prodotto.
Steroidi e capelli si rapportano in modo diverso. Si può dire che l’uso degli steroidi non incide direttamente sulla qualità e sulla quantità dei capelli, ma contribuisce a stimolare l’asse ormonale del testosterone che, invece, agisce in modo diretto, sintetizzandosi in diidrotestosterone (DHT).
Il DHT blocca il ciclo vitale dei bulbi capilliferi: se un capello cade non ne nasce più uno nuovo per sostituirlo, così la chioma si dirada irrimediabilmente. Quindi, i farmaci steroidei velocizzano il processo della caduta dei capelli e favoriscono l’insorgere di alopecia e calvizie, ma non ne sono i diretti responsabili. I farmaci che contengono testosterone sintetico, invece, sì.
Esistono steroidi che non fanno cadere i capelli?
L’effetto finale degli steroidi è molto soggettivo. Gli uomini già predisposti alla calvizie androgenetica, soprattutto se ereditata dal papà o dal nonno paterno, probabilmente risentiranno più velocemente e più massivamente degli effetti steroidei.
Chi, invece, geneticamente vanta una bella chioma e non ha casi di androgenia in famiglia, potrebbe impiegare più tempo a notare gli effetti collaterali sulla salute dei propri capelli. Tra gli steroidi che non danneggiano i capelli possiamo citare i seguenti (sempre con la raccomandazione di stare bene alla larga da queste sostanze!):
- Deca: perché non degrada in DHT;
- Oxandrolone e primobolan: perché pur essendo dht derivati, hanno blanda azione androgena ma vanno comunque ad “occupare” i recettori sui follicoli impedendo al DHT di fare danni;
- Testosteroni vari + un inibitore della 5 alfa reduttasi tipo Finasteride: qui si impedisce al testosterone di convertire in DHT.
Esistono delle alternative agli steroidi: integratori naturali a base di piante ed erbe, che pare aiutino ad incrementare la massa magra senza rovinare i capelli. Tuttavia, non danno gli stessi risultati sui muscoli e non sono paragonabili agli steroidi di sintesi.
Esistono ormoni per crescita dei capelli?
Nell’uomo, così come nelle donne che soffrono di alopecia androgenetica sostenuta da eccessivo testosterone, l’inversione della calvizie è impossibile. Anche se si stabilizza il testosterone e si sospende l’uso di anabolizzanti, si può ottenere la frenata della caduta dei capelli, ma non la ricrescita di quelli persi.
Le donne possono tentare, spesso con ottimi risultati, con l’assunzione della pillola contraccettiva estro-progestinica: un incremento di estrogeni, contestualmente alla rinuncia ai dopanti, potrebbe ripristinare un equilibrio perfetto e promuovere la ricrescita dei capelli.
Gli uomini, che non possono assumere estrogeni, hanno solo la possibilità di ridurre il proprio testosterone fisiologico. Esistono dei farmaci contro l’alopecia androgenetica che, in certi casi, aiutano a recuperare parte dei capelli persi a causa di abuso di dopanti steroidei o di farmaci a base di testosterone. A presto per un nuovo articolo di SuperPalestra!