Ritenzione idrica: come sconfiggerla definitivamente

La ritenzione idrica colpisce ben il 30% della popolazione femminile in Italia. Gambe e mani gonfie, a volte doloranti, e un leggero aumento di peso possono essere le spie di un disturbo che può riguardare anche gli uomini.

Pur non essendo una patologia, rappresenta un disagio che turba il tuo benessere quotidiano. Come combattere la ritenzione idrica? Attraverso la conoscenza approfondita delle cause che la scatenano e dei rimedi più indicati per eliminarla.

Indice dei Contenuti
Cos’è la ritenzione idrica
Le principali cause della ritenzione idrica
Ritenzione Idrica sintomi
Ritenzione Idrica Gambe
Ritenzione Idrica Rimedi
La dieta per ritenzione idrica
Cibi drenanti: cosa mangiare
Integratori di magnesio e potassio per combattere la ritenzione

Cos’è la ritenzione idrica

Il nostro organismo è costituito dal 70% di acqua che va a distribuirsi in vari punti: dentro le cellule, negli spazi interstiziali, nei vasi sanguigni oppure nei fluidi extracellulari. Mantenere questo equilibrio è il nodo fondamentale per garantire al nostro fisico il benessere di cui ha bisogno. In condizioni normali il corpo regola, attraverso il principio dell’osmosi e la pressione idrostatica, il riassorbimento dell’acqua tra i vasi.

Può accadere per varie cause che tale equilibrio si alteri e l’acqua non viene più correttamente smaltita e filtrata dai tessuti. La ritenzione idrica è la tendenza dell’organismo a trattenere liquidi soprattutto in quelle zone soggette ad accumulo di grasso. I fluidi vanno a depositarsi negli spazi interstiziali dove ristagnano, provocando il conseguente edema nelle caviglie, ad esempio, o nelle cosce o sui glutei. In alcuni casi il gonfiore è diffuso lungo tutto il corpo.

Spesso indicata, anche se non in modo del tutto appropriato, con il termine di idropisia, la ritenzione non è assolutamente una malattia ma un sintomo che può rivelare altri problemi di salute. Fare luce sulla vera natura della ritenzione è un passaggio fondamentale.

Quante volte infatti ti è capitato di additarla come la principale responsabile del tuo aumento di peso? In realtà, in assenza di particolari patologie, è una diretta conseguenza dei chili in più che rallentano la diuresi e quindi portano al gonfiore.

Se da un lato viene indicata come la colpevole di molti inestetismi, dall’altro è sottovalutata perché spesso si tende a non considerare la sua valenza di sintomo spia di alcune patologie. Comprendere la causa che la scatena è il primo passo verso la riconquista del benessere perduto.

Le principali cause della ritenzione idrica

Normalmente si individuano per la ritenzione idrica cause ben definite. La prima di queste, e la più frequente, è uno stile di vita scorretto. Un’alimentazione errata, con abuso di sale e carenza di vitamine, può interferire con l’equilibrio idrico del tuo organismo che non riesce più a eliminare l’acqua e i liquidi in eccesso.

Questa ritenzione però non è soltanto causata dal cloruro di sodio ma anche da altre sostanze presenti in molti cibi, come ad esempio il glutammato contenuto nel dado da cucina. Quante volte ti è capitato di sentirti gonfio e dolente dopo un pasto consumato fuori casa? I responsabili sono gli esaltatori del gusto che ricorrono spesso a ingredienti che rallentano la normale diuresi e favoriscono l’accumulo di liquidi nel corpo.

A volte sono le intolleranze alimentari che scatenano questo disturbo. Se mangi i cibi che il tuo corpo non è in grado di assimilare, come ad esempio il lattosio, i lieviti o il glutine, scateni una serie di processi infiammatori che possono causare la ritenzione idrica e il gonfiore localizzato. Tra le cause dell’edema vi sono anche le fluttuazioni ormonali femminili. Durante il ciclo, la gravidanza e la menopausa, gli ormoni sono i principali responsabili del mancato smaltimento dei fluidi in eccesso. Quando si aspetta un bambino ad esempio, il peso del feto schiaccia le vene e i tessuti adiposi sono messi in condizione di trattenere più acqua.

La ritenzione può avere anche una causa iatrogena, ovvero dipendere dall’abuso di farmaci. Sul banco degli imputati ci sono la pillola anticoncezionale, i cortisonici, gli ormoni e gli antinfiammatori che, se presi in dosi massicce, possono causare l’edema. Come sottolineato in precedenza, la ritenzione è un sintomo che può svelare un cattivo funzionamento, ad esempio, dell’apparato circolatorio. Le pareti venose non toniche provocano un ristagno della circolazione che scatena la tumefazione dei tessuti molli, e quindi il gonfiore.

Questo fenomeno è particolarmente visibile negli arti inferiori dove il ristagno ematico nelle vene porta a un flusso di liquidi in direzione di caviglie e gambe. In parole povere, questi fluidi vanno a depositarsi negli spazi interstiziali posti tra cellula e cellula. Il risultato? L’edema e una spiacevole sensazione, quasi dolorosa, di pesantezza. In medicina la ritenzione è contemplata anche come causa secondaria di malattie serie come l’insufficienza renale e cardiaca o una complicazione di patologie come la cirrosi epatica.

Ritenzione Idrica sintomi

Probabilmente lo hai già sperimentato molte volte. Il primo e significativo sintomo della ritenzione idrica è il gonfiore. Può interessare tutto il corpo o alcune zone specifiche come gli arti inferiori, le cosce e i glutei.

Il gonfiore è spesso accompagnato dalla sensazione di pesantezza che colpisce soprattutto dopo aver trascorso molto tempo in piedi. In un secondo momento, gonfiore addominale e aumento di peso sono le spie di una situazione che sta evolvendo verso la comparsa di edemi più profondi. Sulle gambe i capillari più evidenti e le prime vene varicose sono le testimonianze di una circolazione fragile.

Un altro sintomo evidente della ritenzione idrica è un aumento di peso repentino nel corso della giornata. Uno studioso francese, il flebologo Ariel Toledano, dopo alcuni esperimenti è arrivato ad affermare che nell’arco di una giornata è possibile accumulare fino a 3 chili in più rispetto al peso della mattina.

Ritenzione Idrica Gambe

Un discorso a parte merita la ritenzione localizzata sugli arti inferiori. Ritenzione idrica o cellulite? Spesso questi due disturbi vengono utilizzati come sinonimi anche se in realtà sono ben diversi tra loro.

La cellulite è una vera e propria malattia infiammatoria che riguarda la pelle. Può colpire anche le donne magre ed è caratterizzata dall’accumulo di tossine e scorie tra le cellule. Riconoscerla è abbastanza semplice, basta prendere un lembo e di pelle tra le dita e pizzicarlo leggermente. Se compaiono gli antiestetici “buchetti” siamo in presenza di cellulite. Se invece compare un alone bianco è ritenzione idrica.

Combattere la cellulite non è affatto semplice perché il disturbo va affrontato in molti modi. Un’attività fisica moderata ma costante deve essere associata necessariamente a una dieta contro la cellulite, ricca di liquidi e povera di sodio. Per drenare le gambe è opportuno rivolgersi agli specialisti del settore che sapranno consigliare i trattamenti estetici mirati e opportuni per risolvere o quanto meno alleviare il problema.

Ritenzione Idrica Rimedi

Per comprendere come combattere la ritenzione idrica occorre risalire alla causa che l’ha scatenata. Se il disturbo non è imputabile a patologie severe, i rimedi che puoi adottare sono vari e semplici da seguire. Un po’ di buonsenso, un’alimentazione corretta composta soprattutto da alimenti drenanti, un’attività fisica costante e qualche rimedio naturale potranno aiutarti in breve tempo a riconquistare il benessere fisico.

Ci sono alcune abitudini che puoi eliminare fin da subito come l’indossare abiti troppo stretti o tacchi molto alti. Se ti capita di stare tanto in piedi per lavoro cerca ogni tanto di fare piccoli passi oppure alzati sulle punte dei piedi per poi riabbassarti. Questo è un piccolo esercizio che stimola la circolazione e contribuisce a evitare il ristagno dei liquidi. Controlla il numero di caffè giornalieri e limita le sigarette. Se la sera ti trovi le gambe gonfie e doloranti, metti un cuscino sotto il materasso, dalla parte dei piedi, in modo da dormire con gli arti leggermente sollevati.

L’attività fisica, come già sottolineato, è uno dei rimedi più sani ed efficaci per comprendere come eliminare la ritenzione idrica. Non tutti gli sport sono indicati per sconfiggere questo disturbo. La corsa, l’aerobica o il body building sono sconsigliati sia per l’impatto frequente con il terreno che per lo sforzo eccessivo. Lo sport che si qualifica come miglior drenante? Il nuoto seguito a ruota dal walking.

Semplici passeggiate a passo sostenuto della durata di mezz’ora si sono rivelate efficaci sia per la ritenzione idrica addominale sia per quella localizzata negli arti inferiori. Prima di ogni attività i muscoli vanno preparati con uno stretching adeguato soprattutto sulle caviglie.

La dieta per ritenzione idrica

La dieta ideale per combattere la ritenzione è ovviamente un regime alimentare ricco di drenanti naturali, ma non per questo deve essere necessariamente classificato come una dieta dei liquidi.

La natura ci offre una serie di cibi drenanti che contribuiscono a riequilibrare il flusso di liquidi nel nostro organismo, favorendo nello stesso tempo lo smaltimento di scorie e tossine. La dieta perfetta per drenare liquidi deve comprendere:

  • 8 bicchieri di acqua al giorno: se l’idea non ti piace puoi assumere anche tisane o tè aromatizzati. L’importante è bere, l’acqua drenante è uno dei rimedi più efficaci;
  • La riduzione drastica del sale da cucina: via libera a spezie ed erbe aromatiche per riscoprire il sapore naturale dei cibi;
  • La giusta quantità di proteine: carne, pesci e formaggi magri sono perfetti per favorire il riassorbimento dell’acqua;
  • La regola del 5 ovvero tre pasti principali e due spuntini: frazionare i tuoi pasti è una sana abitudine che ti aiuta a mantenere costante il livello di zucchero nel sangue e rappresenta un modello ideale di dieta per perdere liquidi.

Cibi drenanti: cosa mangiare

Come eliminare i liquidi in eccesso? Tra i rimedi contro la ritenzione idrica un posto d’onore spetta ai cibi ricchi di acqua. L’ananas è il frutto che più di tutti ti aiuta a smaltire i liquidi in eccesso, grazie alla presenza di bromelina e acidi organici. Mele, angurie e mirtilli sono perfetti per contrastare la ritenzione e le infiammazioni.

I mirtilli in particolare aiutano e stimolano la circolazione linfatica. Tra le verdure non devono mai mancare sulla tua tavola gli asparagi ricchi di potassio, ottimo drenante naturale, e i carciofi. L’avena è un’incredibile fonte di fibre, necessarie per stimolare l’intestino e lo smaltimento delle scorie. Infine il tarassaco, diuretico naturale tra i più efficaci, è il rimedio d’elezione per ritrovare benessere e leggerezza.

Integratori di magnesio e potassio per combattere la ritenzione

Magnesio e potassio sono due minerali essenziali per la lotta contro la ritenzione idrica. Il magnesio si rivela un drenante efficace perché equilibra gli elettroliti che presiedono all’efficienza del sistema linfatico. Gli effetti del magnesio sono ravvisabili anche nella sua capacità di favorire il passaggio del potassio, una sostanza che in presenza di ritenzione idrica tende a ridursi.

Un integratore a base di questi due minerali è ideale per contribuire non soltanto allo smaltimento dell’acqua in eccesso ma anche delle tossine accumulate negli spazi interstiziali. Per assumere correttamente i due principi conviene affidarsi ai consigli dello specialista che saprà indicare il dosaggio corretto. Assumere troppo magnesio infatti può provocare alcuni disturbi come nausea, diarrea e affaticamento. A presto per un nuovo articolo di SuperPalestra!

Sommario
Ritenzione idrica: come sconfiggerla definitivamente
Titolo
Ritenzione idrica: come sconfiggerla definitivamente
Descrizione
Ritenzione idrica: un cruccio per milioni di donne che sono vittime ogni giorno di questo problema. Vi spieghiamo come sconfiggerla.
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